Archivi del mese: novembre 2014

Un messaggio a Dio


Non è preparata la mia anima

alle crudeltà  dei tuoi figli.

Mi hai dato l’intelletto

per dissociarmi dalla pochezza

quando irrompe

nelle oscurità   delle vie

ma… mi hai dato anche la  sofferenza

per le tante stelle  nel fango.

Più non riesco,  nel freddo gelo della notte

far riposare la mia mente.

Vorrei incontrarti

e divenire metamorfosi

nello stesso cielo che hai creato

con  unico abbraccio della folla.

Ripenso ad un amore

e riscopro il mio fallimento

per non aver la certezza di aver albergato

solo per un attimo nel suo cuore.

Ma… dammi  la giusta dimora Tu,

ora che presagite farfalle di sogni

si esalano dalla mia strada

e partono in voli disorientati.

Non ho potere di cambiare niente

e …pure nella mia casa

potrei sentirmi estraneo.

…Vedo un paesaggio illuminato

nella mira dei miei occhi

e ripenso ad un amore

e ripenso all’ultimo incerto

con la sua vita alla stazione

e ripenso al dolce sognare del bambino

trasbordato da trame ignote

in questo grande fragore

che senz’altro t’arriva

…ti deve arrivare al cuore

 

Carmelo Caldone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non sono solo poesie…


Non sono solo poesie

o versi accompagnati alla mia malinconia

che mi sento poeta.

Cè anche il giorno, la notte,

l’uomo, la donna, il bambino

che con un solo mio intimo  pensiero

potrei creare per loro  poemi di sguardi

e inondare di sorrisi

ogni porto d’indifferenza.

Non ho catene

di quelle terrene

che s’infliggono negli anelli

i tramonti e le violenze.

Ci sarà pure un posto

dove  il dolore

sarà irrisorio

e il bacio non avrà mai

le labbra chiuse

all’amaro del tempo…

Ci sarà pure un posto

dove la confessione al cuore

è la vera vita

e mai quella che ti lascia lividi

senza più  una  carezza

sul corpo-fronda

fra argentee ombre di pianto…

 

Carmelo Caldone

 

Sogni bianchi nella tormenta


Fuori da ogni tempo

dove resterà  perplesso l’Eterno

del mio fato e del mio delirio

a te…  in  questo momento e per sempre

ti volgerò  la mia terrena cautela.

Sono tracce di esangui versi

dove ritroveranno una  linfa di vita

nel respiro dei tuoi occhi.

…Silenzio nel mio cuore

mentre mi grida l’anima nel cammino.

Sogni  bianchi  nella tormenta

mia virtù che  si posa sulle nuvole

con  la vita e la morte del vento.

…Silenzio per dar voce all’infinito

raccogliendo nella mia strada

la memoria di un sorriso,

….ultimo faro di speme

che dolcemente m’addormenta….

 

Carmelo Caldone

 

 

Tratto da “Sensazioni senza fine”


Non volevi amarmi per non soffrire

e con finta indifferenza

all’offerta del mio cuore

a scudo ponevi la tua finta allegria.

Ricordo quell’onda sospesa

di un  mare ribelle,

ricordo l’estasi di un saluto

quando racchiudeva silenti concerti

in quel semplice blando arrivederci.

Ora nei nostri giorni

sconteremo le oscurità delle assenze

e per non morire dentro

invidieremo gli oceani

che si sposano con l’enormità dei cieli.

Ti ricordo indifesa

fra i baluardi del tempo che passa,

ti ricordo senza il fiorire di un bacio

ma estranei e distanti nei corpi

ci consegneremo agli altari immortali

dei grandi amori.

Ricordo i tuoi capelli

raccolti da un fermaglio  di stella

…senza fine.

 

Carmelo Caldone

 

Il mio pensiero a tutte le donne vittime della violenza


scarpette rosse

Finchè avrò forza

il mio grido poetico sarà rivolto

a queste  creature che donano

e accompagnano d’amore  la vita.

Purtroppo molte volte la cronaca

oscura il biancore del giglio

e vedo nell’iride Divino

l’infinita  lacrima di mare.

Fermatevi e pentitevi,uomini

figli del grembo che scordate

il vostro primo vagito e la luce

e più non apprezzate e vedete  la rosa

brillare nel vostro misero deserto.

…Vanno ancora tenere colombe… aimè

disperse   fra i lampi del male.

…Fermatevi e pentitevi, uomini

e ascoltate nelle vostre stanze

l’urlo della vostra coscienza

e ritornate a ritroso, bambini

con quel volto di bene

ripiegato alla vostra culla di allora.

 

Carmelo Caldone

 

 

 

Tratto da”Abbandoni”


Spento ardore

nelle gelate mattine

quando si risvegliano campane.

Alata speranza in frulli di sogni,

pupilla ferita nella palpebra addormentata

tu dormi nelle cullate sere

e ti risvegli al dolce soffiare del vento.

Tu porti  nella tormenta del cuore

ancora quel bacio spezzato.

Rimani un fuoco senza fiamma

una pioggia senza acqua

un mare senza onde

e un diadema eterno

sul ventaglio delle tenebre…

Rimani un amore sognato

o una mia  stella lontana…

 

Carmelo Caldone

 

El pacto de dos almas (mia poesia tradotta in spagnolo a cura di Antonella Venezia)


El pacto de dos almas

(Il patto di due anime)

 

La encontré en los conflictos de mis pensamientos
y desde que no pensé más en mi derrotas…
soñé el pacto de dos almas
y volví en mi habitación onírica
y la luna bajó
en las facciones de su belleza.
Sólo para ella y mi
soñé el pacto de dos almas.
Soñé la hora
donde hacia atrás la flor
volverá a la semilla
y devolverá honra al mundo.
Tendré silencio y permaneceré
para la hora
donde la mente arroja sus arcos del cielo
aunque mi nuevo día será frío.
De fuego sólo para mí
con su cortejo de rosas a las puertas
y con su amor sin fin.

 

Carmelo Caldone

(traduzione di Antonella Venezia)

Messaggi di poesia


Non sono polveri tra le polveri

è solo il brillare invisibile

dove la sola voce non può arrivare.

Messaggi di poesia con un fine

nell’abbraccio della speranza

quando dolgono le notti

e i bambini risfogliano

l’incanto delle stelle

per gridare agli uomini

il loro candido splendore.

Messaggi di poesia per te amore

senza una voce che ti urta

ma col dono della mia esistenza

senza addio

senza crollo di pianto

senza possessione

senza fine

e più immortale dell’amore stesso.

 

Carmelo Caldone

 

 

 

Evento poetico alla fiera di Grottole con i poeti di Matera poesia 95(13 0ttobre2014)


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Carmelo Caldone

Tratto da “Viaggi”


Vi saluto compagni delle ore tarde

con l’ultimo brindisi alle mie liriche.

Ti saluto mio inconfessabile amore,

ti lascio fra le altane della mia mente

per salvarti da un’estasi che finisce

devo andare dove non si sgretolano le nozze.

Devo andare sulle soglie dei tuoi sogni

per soffiarti via… ogni trama d’ombra.

Finita è l’era dei miei  rimpianti

o forse mai iniziata per regale dono

come la tenerezza di nuove lune.

Quanta folla che urta

nel dilemma di un cuore solo

con quel viaggio senza arrivo

ma teneramente nell’accendersi

nell’accorta tua  pupilla

che mi ricorda.

 

Carmelo Caldone