La vista del castello, laddove ancora si scorge la luce
del grande amore della Principessa Abufina…la vista del castello
immortale padre che ancora veglia il terrezzo dei miei primi giochi d’infanzia….
Carmelo Caldone
La vista del castello, laddove ancora si scorge la luce
del grande amore della Principessa Abufina…la vista del castello
immortale padre che ancora veglia il terrezzo dei miei primi giochi d’infanzia….
Carmelo Caldone
….Miei cari lettori e lettrici
con immenso affetto auguro ad ognuno di voi
un felicissimo Anno Nuovo.
Vi sono grato per il vostro importante interesse
sulla mia poetica…rendete ricca la mia scrittura.
….Avrei voluto scrivervi ad un ad uno
ma il tempo non me lo permette,
perciò vi stringo in un abbraccio unico
sperando di vedervi nel tempo a seguire
fra queste mie pagine poetiche.
Siete la cornice d’oro su un quadro
che ancora non è completo.
Con profonda stima
dal vostro sincero amico
e ringraziandovi sempre
Carmelo
Il mare disse alle sue rive:
-Accogliete le mie onde
con il pianto degli amori senza domani
ed io tra gli abissi degli eterni li conserverò…-
Le rive risposerò:
-Mai più tracce ci sono sulla mia rena dorata
se non il riposo del vento con il sole che illumina un volto
e sulla tua balza del tramonto ancora trema…non vedi?
….in quel profilo di vela lontana….
Carmelo Caldone
Ritornando nel regno di me stesso.
Per te, io scrivo,uomo che riconti le stelle nel tuo solitario cammino e attendi l’ombra rifiorita di un ricordo. Per te donna, io scrivo,che ascolti lodi al tuo valore nel canto delle sirene quando arpeggiano con la luna. Per te,io scrivo, bambino specchiandomi nei tuoi occhi con l’ingenuo stupore quando sogni e sorridi alla tenera vita. E per me, io scrivo, senza mai capirne la meta mentre m’avvio ancora una volta e ostinatamente in un viaggio senza arrivo….
Carmelo Caldone
…E qui, nell’apparire dello scenario
quando la recita vera
sta nel segreto di un cuore
che la mia Musa mi sorrise.
…Chi meglio nella tardiva ombra
poteva cogliere l’enfasi e lo struggimento
del mio solitario soliloquio…senza virtù apparire?
…Trasse dal mio volto la linea dell’infinito
e se lo portò via nel suo velame astrale.
E…qui che non rivelai il mio canto e la fuga
forse maschera o dipinto di un autore
che non firmerà mai il suo estro e la sua felicità.
Carmelo Caldone
Un giorno in bianco e in nero
quando senti bussare alle porte del mondo le cronache del male,
quando nessuna voce che ti chiami per dirti semplicemente:-Ti voglio bene!-
Tutto sembra scontato e normale nella tela opaca della nostra vita
e i binari dei nostri sogni s’intrecciano senza un definitivo arrivo.
Un giorno in bianco e in nero quando dorme la speranza degli innocenti
….aspettando il risveglio della vera umanità.
Carmelo Caldone
Io credo che…prima di pronunciare la parola: “Ti amo”
ogni persona dovrà avere nell’anima l’innocenza di un bambino
e nello stesso tempo la forza e la saggezza di un condottiero.
Carmelo Caldone
Portarti nel mio bene
e in questo amore che s’accende nei sogni
non potrà portarti nel culmine di una felicità terrena
…ma lasciami immaginare l’isola
dove s’attraccherà questo amore.
…Vivono e si disperano i sentimenti
ma questo è il più grande
poichè nemmeno tu ed io
lo potremmo saziare….
Carmelo Caldone
Io…viaggio da solo
e trovo una folla.
Cerco la solitudine
e trovo il migliore di me stesso.
Amo nel silenzio
e trovo l’urlo dell’infinito.
Strana e inquieta è la mia esistenza
nel leggero sibilare di un vento sconosciuto
che si confonde col sogno e la realtà
e se non fosse così
non amerei la mia vita…
Carmelo Caldone
Un ricamo all’iride di pace sognante
con l’incanto di un’anima sempre in viaggio…
Carmelo Caldone