Tu che brilli nell’iride della notte e sconvolgi la vena del cuore dei ritorni di spose, più assorta ti vedo stasera
mentre ti declini in fiore alla terra delle tue madri..ben presto me ne andrò da te ricordando l’abbraccio della tua culla e il vociare degli innamorati…sospesa nell’occhio divino ti addormenti sognando i figli tuoi tra dislocate stazioni e città…ti fermi con vivido sguardo al mio sguardo e con una catena di stelle e memorie mi leghi alla tua infinita bellezza …Madre mia!
Carmelo Caldone