Archivi del mese: Maggio 2015

Il mio viaggio verso i mari dell’anima


Questo pulsare del tuo cuore

è forza sulle vele…verso i mari dell’anima.

Si dissolve il cielo

tra le acque tormentate di sensazioni

e il mio perdono a me stesso

è l’attracco al tuo corpo

come l’isola sognata che agli occhi lusinga

il languire di una lacrima d’amore.

La mia forza è il non riconoscere l’addio

o il falso lume di una notte.

…E così che ti amo …senza dirti ti amo

poichè la parola si spegne solamente

nella bocca

mentre il mio amore è l’universo

o la tua strada tra fiori di luna

con i suoi baci ancora aperti

e per sempre vivi nelle tenebre.

Carmelo Caldone

Lasciate all’uomo….


Lasciate all’uomo

l’istante di una sua felicità.

Egli è creatura effimera

e ha l’unica grandezza del suo sogno.

Avete mai provato a togliere il calore al petalo

quando riflette al sole la sua vita?

Lasciate all’uomo

l’istante della sua felicità

e amatelo

e perdonatelo nei suoi errori.

Carmelo Caldone

…Un freddo inverno che verrà


Il mio fiore ambito non ha stagioni

e non me lo toglie nessuno

nemmeno un freddo inverno che verrà.

Il giardino della mia mente

e della mia memoria non ha età.

Alla natura tutto è concesso

ed io da figlio vagante

dalla parte del cuore mi lustro

di qualcosa di mio,

come il nucleo della neve

che consegna l’istante di un  biancore

alle cose oscure della terra.

Carmelo Caldone

L’amore dolce-amaro


Di quel geranio alla dolce ombra della sera

ricordo il suo involo di colore

nella furente aria della notte.

L’amore dolce- amaro

che in  visione sognata s’aggrappa

sugli occhi del cuore

e poi cade laddove cristallina

muore o non muore la speranza.

Venite guerrieri dalla spada d’argento

a salvare la rosa della mente

e portatela lontano

laddove l’amore dolce-amaro

s’inonda sulla spiaggia…

quale delicato fianco colpito

da un grande amore che non fa male!

Carmelo Caldone

Il mio ritiro in solitudine (monastero di San Antonio Abate di Grottole)


santuario 2

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I miei appunti di strada


Io credo che la felicità

è una tristezza ravveduta.

Dal primo istante di un respiro

troviamo al bivio della vita

queste due sensazioni.

Non può essere possibile

l’abbandono di una  luce divina

e se ci  fosse tristezza

quest’ultima ci potrà chiedere solo  perdono

così pure l’odio e l’amore

in ogni suo fine….

Carmelo Caldone

E…fu miracolo


Quando le frastornate  foglie

rincorrevano l’ultima luce del sole

tu venisti a me…

Fu l’attracco del mio cuore

sull’isola della bellezza

e di forma statuaria pure l’ombra

ti scivolava sul corpo

nella metamorfosi di un lento fluire di diamanti.

E…fu miracolo

nel mio stagno perduto

dove non si specchiavano più voli

nè il lento fluire della luna

ma tra i lampi una colomba

il suo tenero cuore in olocausto d’amore

lo immolò per sempre nei cieli…

Carmelo Caldone

Sulle alture del tempo


donna con i capelli raccolti

Sulle alture del tempo le nostre anime

e sui bastioni dell’eternità i nostri respiri.

Ora…in questo apparire passeggero

con ansia mi chiederai di levarti

un bacio dalla bocca

come spina che duole…

Dolce duolo…amore mio

come qualcosa di estremo rapido dono.

Sento la vittoria del destino

come un antico despota

che sibila le sue catene

sui nostri corpi innocenti

e poi si volta…. dove ogni sera muore il sole.

Ditemi voi… fratelli di questa unica Madre

dov’è il mio spazio o il luogo

dove io possa declamare questo amore

se sento brevi e furtivi i miei giorni.

I miei aquiloni carichi di preghiere

si perderanno oltre le montagne imbrunite

o semplicemente nel palmo della sua mano…

Carmelo Caldone

Le mie risposte alle cronache del male


Per sconforto

potrei dire di aver vissuto troppo

nel vedere il dilagare del male nel mondo.

Ma per ingenua speranza

potrei dire che la mia vita non è abbastanza

per il dilagare di tanto amore che vorrei dare.

Carmelo Caldone

Un omaggio a mia madre (poesia vincitrice del primo premio internazionale “San Gerardo Maiella “anno 2009


mia madre  premio madre