Archivi del mese: luglio 2014

Un segreto


Un segreto custodito tra gli anelli delle mie ore

brilla nella dolce o tormentata attesa

di rivederla nella sua bellezza.

Primavera che non finirà mai

nascita eterna senza morte

fuoco perenne tra i baluardi del tempo

diadema che brilla  senza eguali

tra i veli oscuri del peccato

tenera rosa che fiorirà nelle tenebre

nelle mie mani congiunte

sotto la terra che fu il mio cammino

petalo di neve nel mio iride in pianto

fiorito nelle  fiamme  dei suoi occhi.

 

Carmelo Caldone

 

 

 

 

Il peccatore


Lo incontrai al binario quattro

stazione Santa Maria Novella.

Nella pelle era blasonato da ignoti viaggi

me ne accorsi dall’andamento stanco

come chi si ripiega in se stesso

lontano dall’allegria dei cieli

e dei suoi  stessi anni.

Ponte Vecchio un pò  lontano

lo chiamava a nugolo di voli

per  una recita in strada.

Mi disse che era un peccatore

ma io non credevo alle sue parole

forse perchè era un attore

e recitava la sua parte

o forse per una lirica scritta

nel palmo della sua mano

con il suo  finale:  –perdonatemi!-

Lo incontrai al binario quattro

e vidi tutta la sua lirica

….ebbene, non era così peccatore come diceva,

aveva solo giocato d’azzardo  ai dadi della vita, perdendo

una parte migliore del suo cuore

 

 

Carmelo Caldone

 

 

 

 

La betulla


Ho nostalgia della mia casa del nord

con la sua giovane betulla a novembre.

 

Ho nostalgia degli amici della stazione

che contavano le stelle cadute sui binari

e poi la scommessa su un treno

…che non si sarebbe mai fermato!

 

Ho nostalgia della mia casa del nord

con la sua betulla stanca a novembre.

 

Ho l’emozione del mio ritorno

sulle mie pietre natali muschiate dal tempo.

Ho l’emozione di un’incontro

ho l’emozione di una creatura

che  stringe nelle sue mani le mie sillabe

liquefatte dal mio cuore

…ma altrove scriverà la musica della sua vita.

 

Ho nostalgia della mia casa del nord

con la sua betulla ormai caduta a novembre…

 

Carmelo Caldone

Il fiume


Amore…tormento…passione…perdizione.

Quattro simboli   nella tua  corrente

e il ponte sopra… ne custodisce   il viaggio

simile ad un padre nell’estasi di una paura.

Fiume che vai verso l’olimpo

dove si quieta ma non finisce mai

ogni parola d’amore,

fiume che ami la sponda che ti sostiene

e bagni l’orma che non si scioglie ancora.

Ti componi nella perla del cielo

quando t’avvolge in un  magnifico ritratto.

Tormento aperto a corolla di rosa

amore nella dissolvenza della luce

passione calata negli abissi

e perdizione al pianto delle madri.

Quattro simboli nella tua  corrente

verso l’olimpo

dove si quieta ma non finisce mai

ogni parola d’amore.

 

Carmelo Caldone

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Esilio


Troppe violenze che non mi danno pace…

Bambini lesi  da  mostri creduti uomini,

donne che fanno i conti con la loro bellezza

ma poi recise  da secondi fini da uomini

creduti uomini.

Invidio la foglia che si sposta nel  vento

per cercarsi finalmente la  sua pace.

Invidio le montagne che sfiorano la mente Divina

e la neve che copre  la terra arida

ma il mio  esilio è  soltanto quaggiù

dove fiorisce la pietra

e la ginestra dai profumi di lontananza.

Il mio esilio è nel tuo cuore per farti grande

…mio amore.

 

Carmelo Caldone

 

 

 

 

 

Quando l’amore va oltre


Vedo chi si ama…. intrecciarsi nei corpi

nell’indifferenza di un’aria  che li sostiene,

è un amore normale

poichè si fonde nell’ unico diamante visivo.

Quando l’amore va oltre

pure il dolore ha un’altro senso e brilla di più

e le domande  sono solo sussurrate dentro

per non avere la violenza di una risposta.

Quando l’amore va oltre

si sosta nelle scale della vita di chi si ama

e ti fai angelo quando lei sarà stanca

per accompagnarla sino  all’ultimo piano

per darle la magnifica visione degli orizzonti.

Lasciala andare se  in una stazione della vita

siete arrivati   in ridardo,

amare è anche non avere

amare è oltre quello che non puoi donare

e per non farla morire nella stanchezza dei giorni

la  devi accompagnare con un’arpa invisibile

che solo  lei… nella riva dei tuoi occhi la potrà vedere.

E… tu amore mio  non  dirmi nulla e non farmi domande

per questo amore che va oltre e che non sai

perchè io non ti risponderò.

…L’una di notte, le due di notte,le tre di notte

e poi arriverà la salvezza del  mio sonno

e tu che veglierai  e mi amerai  solamente

solamente  …nel mio sogno…

 

Carmelo Caldone

 

Nel silenzio


Ciò che  il tormento per una meta divampa

l’acqua stellare del silenzio lo spegne.

…E’  un’ora tarda la mia ora che amo

quando pure le  lancette della notte si uniscono  a me

per dirmi –Nel silenzio tu sai amare–

Barcollano gli emarginati nella città

rotola un barattolo di latta nella via

e violenta la felicità scioglie le sue catene

…ma nel silenzio non m’illudo

e nel silenzio ti amo.

 

Carmelo Caldone

 

 

 

 

 

 

Lettere senza risposte


Non è per nutrire l’avida regina della solitudine

che invio lettere in tutti i modi.

Lo faccio per l’infinita esigenza

di spogliarmi dall’uomo comune,

non sono stato designato per nascondermi

nell’ombra di me stesso

e fare conti per quello che mi ritorna in cambio.

Se devo soffrire per amore non importa

vuol dire che è il migliore degli amori.

Pensiamoci tutti e non badate mai

quando vi dicono la vita è una sola,

quando vi dicono che bisogna affrettarsi per rubare

le migliori perle che vi passano negli occhi.

Lo dicono perchè sono maledettamente poveri

così poveri e ciechi.

Ma come potete  non vedere questo urto nella vita

che sobilla  le sue note nel primo sole  del mattino

o di una finestra spenta che apre chissà quale  storia.

Invio lettere senza sapere chi le legge

e non voglio nutrire l’avida regina della solitudine.

Lo specchio è infame per  quello che non mi ritorna

ma non importa

sono solo lettere senza risposte.

 

Carmelo Caldone

 

 

Dietro le nuvole oscure


 

notte

Lasceremo  nella scordanza

l’imprevedibile senso dei nostri baci

per non avvelenarci poi la vita

di quella dipendenza d’amore e di corpi.

Lasceremo  la perfida passione

per parlare solo  di candore

dietro le nuvole oscure.

Frammentari e volanti petali di fiori sconosciuti

ci affideremo al colpire insensato delle notti

e nella gentilezza dei frastuoni

ci chiameremo dietro finestre lontane.

Un gelo di fuoco sulla muta bocca

placherà ogni ribelle primavera

quando nell’angolo di una strada, la luna

punterà  in alto il suo santo silenzio.

Non mi resta che sull’altura del mio tempo

guardarti danzare nelle tue fiorite piane

e lasciarti andare

nella demenza del mio oblio…

 

Carmelo Caldone

 

 

 

 

 

Vuole evitarmi la paura…


Vuole  evitarmi la paura di perderla

ma non  vincerò  mai la paura

e arriverò  all’estremo dell’amore.

Quello che la metamorfosi della vita offre

non incide in me,

ho solo nelle mani il mio pianto stesso

e la linea del suo sorriso

che comunque avrà un’altro fine.

…Se avesse  pena per me non mi lamenterei

almeno avrei suscitato un’attenzione,

e su, dai!…poeta  di strada recita ancora

vedrai che domani un plauso

nutrirà una sensazione che finisce

nel fondo di un bicchiere.

 

Carmelo Caldone