Seduta al tavolo di una bar la sua bellezza fluiva
tra un bicchiere spumeggiante di birra e luci fluorescenti fra i capelli quasi a creare un firmamento.
Accanto un uomo intrecciava confuse parole d’amore ma non era lui che amava
e perduta nei suoi stessi occhi viveva quella sera illuminata
come chi d’oscura follia voleva fuggire altrove…
d’improvviso varcò la porta Il suo principe irreale
e con un inchino elegante si comprò tutta la sua vita,
nell’aria intanto una sirena lontana si dileguò come un amaro canto e la città s’accese come luci mai viste…in ogni strada.
Carmelo Caldone