Archivi del mese: giugno 2017

Le nostre nuvole


Lo scenario s’è aperto e noi spettatori dei nostri stessi ricordi navighiamo su queste nuvole….i parchi lontani sono fioriti ed odono ancora le nostre parole di un tempo…ci cerchiamo con treni e navi nei binari e nelle acque della mente ma l’arrivo sarà solo nel sonno e nel suo silenzio lunare…qui il paesaggio m’accoglie come un figlio con le sue miille rose dimenticate dal destino…..una via tra i luminari della metropoli e l’eco materno sulla mia fronte qui navigano ancora su queste balze bianche…lo scenario s’è aperto e i parchi lontani al leggero muovere di brezza inneggiano ancora i nostri nomi… all’iride vivo di ogni giorno ed ogni notte……..

Carmelo Caldone

da i primi quaderni infantili alle vie del sogno


Il lamento degli amori perduti


La falce della dimenticanza miete il suo grano e noi spighe d’oro amate dal vento  ci pieghiamo sempre di più alla terra,

le barche dei cieli ci hanno perduto, non vedi? ma noi in qualche deriva dell’esistenza tremiamo nell’ora dei giorni e delle notti ed entrambi lontani non ci possiamo soccherrere …dove sei…dove sono…

oh noi sfingi del presunto infinito che negli abbracci non siamo che divenuti polveri…fossi pietra o monumento millenario quando si nutre di voli e preghiere io negli occhi degli umani mi sfalderei e sarei simile ad ondosa lacrima che s’arena…oh noi sfingi di un presunto infinito……dove sei…..

Carmelo Caldone

Io e la mia solitudine

Inserito il

Stasera tra il vociare d’allegria della gente ci siamo parlati..eravamo nei ritrovi degli innamorati quando sfidano con il loro amore l’ala severa del tempo…puntuale mi arrivi senza tradire…mia solitudine dai volti multiformi, dalla bellezza stellare, dalla bellezza negli occhi degli innamorati..stasera tra il vociare d’allegria non mi hai lasciato e mi hai accompagnato sino a casa come fossi ubriaco di te e del tuo universo….

 

Carmelo Caldone