Lo scenario s’è aperto e noi spettatori dei nostri stessi ricordi navighiamo su queste nuvole….i parchi lontani sono fioriti ed odono ancora le nostre parole di un tempo…ci cerchiamo con treni e navi nei binari e nelle acque della mente ma l’arrivo sarà solo nel sonno e nel suo silenzio lunare…qui il paesaggio m’accoglie come un figlio con le sue miille rose dimenticate dal destino…..una via tra i luminari della metropoli e l’eco materno sulla mia fronte qui navigano ancora su queste balze bianche…lo scenario s’è aperto e i parchi lontani al leggero muovere di brezza inneggiano ancora i nostri nomi… all’iride vivo di ogni giorno ed ogni notte……..
Carmelo Caldone