Tu che hai riempito di sogni le mie notti
quando credevo che il mio passaggio in te
fosse solo una sfinge d’amore.
Non sei come le candide nevi al sole
ma rimani roccia bagnata
dalle grida fluenti.
M’inchino comunque a te
e mi rinchiudo nelle mie stanze della solitudine
per respirare il frastuono che incanta
e per aprire in me stesso
la rosa insanguinata della mia anima.
Mi consegno a te
che mi disperdi nelle acque del tempo
e nei suoi fondali mi costruisci una cella
per ammirare le mie libertà perdute.
Non posso più purificarmi a nuova vita
poichè venni rapito dalla dolcezza della farfalla
e dall’arcigno bacio dell’aquila.
Mi consegno a te
che a volte non conosci pietà
e sei simile al sepolcro
quando s’impadronisce del corpo
e della memoria
lasciando poi le fustigate ceneri nella polvere.
Ora non mi resta che cercare fra gli uomini
la pace e l’amore
per non sentire sulla pelle
la tua improvvisa,imprevedibile frusta.
…Ma sorridi..sorridiamo
sai che sono tuo e ti servirò
senza ribellarmi e senza cercare
nessuna fine
e volterò le pagine dei miei giorni
sotto il tuo enorme occhio di vittoria…!
Carmelo Caldone