Non è per nutrire l’avida regina della solitudine
che invio lettere in tutti i modi.
Lo faccio per l’infinita esigenza
di spogliarmi dall’uomo comune,
non sono stato designato per nascondermi
nell’ombra di me stesso
e fare conti per quello che mi ritorna in cambio.
Se devo soffrire per amore non importa
vuol dire che è il migliore degli amori.
Pensiamoci tutti e non badate mai
quando vi dicono la vita è una sola,
quando vi dicono che bisogna affrettarsi per rubare
le migliori perle che vi passano negli occhi.
Lo dicono perchè sono maledettamente poveri
così poveri e ciechi.
Ma come potete non vedere questo urto nella vita
che sobilla le sue note nel primo sole del mattino
o di una finestra spenta che apre chissà quale storia.
Invio lettere senza sapere chi le legge
e non voglio nutrire l’avida regina della solitudine.
Lo specchio è infame per quello che non mi ritorna
ma non importa
sono solo lettere senza risposte.
Carmelo Caldone
Alcune volte il silenzio quando tace è la migliore risposta a quella regina della solitudine, che si nutre delle belle riflessioni che ciascuno si concede per spogliarsi dell’abito dell’uomo comune, per vestirsi dell’abito regale del poeta. Esattamente quello che fai tu a tempo e nella quotidianità, dal momento che regali a chi legge tante belle liriche degne di merito e plauso! Se invii lettere c’è sempre qualcuno che poi nutre la sua solitudine con i tuoi contenuti privi di ombra, perchè non ti nascondi nella banalità dei giorni, ma sei capace di specchiarti in quello specchio dell’anima che non è per niente infame dal momento che ti ritorna le emozioni che danno voce alla tua poesia. BRAVISSIMO… come sempre!!!!
Bentornata Nunzia, non ho altro da aggiungere a questo tuo meraviglioso commento.
Grazie di cuore per dare un senso a queste mie lettere.
Un caro saluto di stima
Carmelo
Molto bella la tua lirica Carmelo, in cui come sempre, trovi qualcosa di me…
bravissimo…
Simo
Ciao Simo, sempre attenta e preziosa su ogni mia poesia.
A presto e felicissima sera
Carmelo