Ho conosciuto i due volti dell’amore,
il primo era solo l’ebbrezza
che muore il giorno dopo.
Il secondo era la mia rinuncia per amore.
La dea Venere s’è confusa
non ha capito che sono difficile
con questa mia anima senza eclissi.
Quel che mi rimane è solo un giardino,
un rifugio per pensare che la vita è infingarda,
su una mano mi ha portato l’illussione
e sull’altra qualcosa di grande
ma… d’irraggiungibile.
Si può soffrire tutta la vita
e consegnare uno scettro di vittoria al nulla.
Con quale coscienza si sveglia il mattino su di me
dopo avermi ignorato dalla sua luce?
L’amore vero e l’uomo non s’accordano
ed io mi sento incompreso nel mezzo.
S’ accenderanno le stanze
al calare dello scenario serale
con ogni corpo nelle spire
destinate all’amaro profumo del tradimento
o nella menzogna di donarsi per sempre l’uno all’altra.
S’accenderanno anche stanze di verità
ma col mio timore e col timore dei puri
al lento calare,inesorabile
di questo labile sipario.
Carmelo Caldone
Sempre grande
Grande come te ..carissimo amico
un caro saluto
Bellezza malinconica!
Buon weekend Carmelo.
Grazie Helena ti auguro ogni bene e felicità
Carmelo
Mi piace come hai rappresentato ”i due volti” dell’amore. Sempre bravo. Buona domenica Isabella
è sempre bello rivederti qui, gentilissima e cara amica.
A presto
Carmelo
Caro Carmelo, l’amore ha tante sfaccettature e tutte destinate a ingannare o a lasciare sull’ anima il suo marchio indelebile di piacere
Nei Tuoi volti c’è tutta la Poesia del Sentimento
Con stima e Amicizia
Gina
Buona sera Gina… incanto sempre dai tuoi commenti
Con affetto
Carmelo
Sublime.
Ma mi fa soffrire.
Mi dispiace carissima, se questa poesia ti ha fatto soffrire..non avrei mai voluto
TI auguro una felicissima sera
Carmelo
A volte la sofferenza apre strade inattese. fa parte dell’uomo.