I due volti

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Ho conosciuto i due volti dell’amore,

il primo era solo l’ebbrezza

che muore il giorno dopo.

Il secondo era la mia rinuncia per amore.

La dea Venere s’è confusa

non ha capito che sono difficile

con questa mia anima  senza eclissi.

Quel che mi rimane è solo un giardino,

un rifugio per pensare che la vita è infingarda,

su una mano mi ha portato l’illussione

e sull’altra qualcosa di grande

ma… d’irraggiungibile.

Si può soffrire tutta la vita

e consegnare uno scettro di vittoria al nulla.

Con quale coscienza si sveglia il mattino su di me

dopo avermi ignorato dalla sua luce?

L’amore vero e  l’uomo non s’accordano

ed io mi sento incompreso nel mezzo.

S’ accenderanno le stanze

al calare dello scenario serale

con ogni corpo nelle spire

destinate all’amaro profumo  del tradimento

o nella menzogna di donarsi per sempre l’uno all’altra.

S’accenderanno anche stanze di verità

ma col mio timore  e col timore dei puri

al lento calare,inesorabile

di questo labile sipario.

 

Carmelo Caldone

 

 

 

 

 

 

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Una risposta »

  1. Bellezza malinconica!
    Buon weekend Carmelo.

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  2. Mi piace come hai rappresentato ”i due volti” dell’amore. Sempre bravo. Buona domenica Isabella

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  3. Caro Carmelo, l’amore ha tante sfaccettature e tutte destinate a ingannare o a lasciare sull’ anima il suo marchio indelebile di piacere
    Nei Tuoi volti c’è tutta la Poesia del Sentimento
    Con stima e Amicizia
    Gina

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  4. Sublime.
    Ma mi fa soffrire.

    Rispondi

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