I treni degli arrivi scivolano irrisori
nei binari della mia mente.
Colei che si consola di sola virtù d’attesa
si specchia altrove
…e non si quieta.
Non si quieta in questa spirale di passioni
a noi negate
nè freme e si macchia
come dovrebbe il giglio
al rossore dei tramonti.
Sento quest’aria mutevole
sotto la pace lunare
sento voci perdute
fra i declivi dell’anima,
a quest’ora che si fa avida la speranza
e i disamori sono fulmini
scaturiti da un Dio triste.
I treni degli arrivi scivolano irrisori
nei binari della mia mente
e la follia di un abbraccio
non è che un tremore passato sul corpo.
La notte rassomiglia alla madre
ritornata nel sonno
per soffiarmi via
la morte dentro…
Carmelo Caldone
…fulmini da un Dio triste: io ci credo, non potrei in nessun altro
Benvenuta Vincenza
Ti auguro tanta felicità
Carmelo
Bella risposta! Io la auguro a te, anzi la auguro a tutti quelli che leggono!
Vincenza ‘Vicky’
Una dedica:
Toccante e avvolgente…al solito! Buongiorno,65Luna
Grazie Luna è sempre un piacere e un onore il tuo ritorno fra le mie pagine
Un caro saluto
Carmelo
Tante volte ho aspettato arrivi mai arrivati e nel pensiero di un abbraccio ho perso il tempo
Sempre poeticamente bravo e sensibile
Grazie, Carmelo
Un abbraccio
Mistral
Benvenuta mia cara e sensibile amica, sempre preziosa
un abbraccio
Carmelo
Bella e struggente.
Che bella caro Carmelo!! E ”…come dovrebbe il giglio al rossore dei tramonti” lo trovo un verso stupendo. Grazie. Isabella
A te gentilissima amica
Le tue poesie sono meravigliose e icastiche…sembra di vedere ciò che descrivi!!! Complimenti!!! Lieta di leggerti!!! A presto. Annette
Grazie Annette, molto onorato, e anch’io rimango incantato nel leggerti…a presto
e grazie
Carmelo