Non ha nessun valore sentirsi dire “maestro della parola”
se questa non ha la finalità di unire e scuotere le coscienze.
Carmelo Caldone
Non ha nessun valore sentirsi dire “maestro della parola”
se questa non ha la finalità di unire e scuotere le coscienze.
Carmelo Caldone
Mi sa che in quest’epoca di oscurantismo culturale le coscienze siano estremamente sopite. Ma vale la pena di continuare a tentare di risvegliarle, amico mio… Ciao, Piero 🙂
Grazie amico mio è importante il tuo parere e a presto
Grazie a te!
E se anche i poeti smettessero di proferire parole… cosa rimarrebbe oltre il silenzio? L’eco del niente! E non ci sarebbe più senso per quelle coscienze che vogliono rimanere sveglie! Carmelo continua ad essere un Maestro, ci siamo noi ad ascoltare la tua voce!
Un caro saluto da Nunzia!
Se sono maestro lo devo anche a te.cara Nunzia, che esprimi nobiltà di pensieri e tracci poesia vera
Caro Carmelo, i falsi maestri durano dall’ alba al tramonto
Ma la parola della tua poesia; non inganna, mai
Un abbraccione, grazie
Mistral
La cultura scupte sempre le coscienze, unire? Forse, ma le “culture” sono vaste e personalizzate dai luoghi di appartenenza.
Ma l’emozione? Quella è per tutti.
Infatti in tal caso non “ammaestra”. Grazie, Carmelo.