Feed RSS

La nostra unicità


Quanta presunzione cercarti

fra le pagine del firmamento.

Quanta vanità cercarti nella folla

quando la tua figura è solo

d’irrompente assenza.

Non mi rimane che questa penna

malata di melanconia

a disarmare lo scudo della tua lontananza.

Non mi rimane che la voce di ogni mistero

che Dio ci sussurra nella nostra unicità.

I saggi dicono che bisogna cercare

la pace in se stessi

ma se questa pace non s’infrange al cuore amato

meglio la dannazione  nelle trame del vuoto.

E voi spettri di convenzioni

non vedete come stasera il cielo

apre la sua bocca notturna

sulle labbra della mia amata?

Fatevi ardenti ghiacciai d’ipocrisia

e lasciatemi la libertà di amare.

Quanta presunzione cercarti

fra le pagine del firmamento,

non mi rimane che questa penna

malata di melanconia

a disarmare lo scudo della tua lontananza.

 

Carmelo Caldone

 

 

 

Pubblicità

Informazioni su carmelocaldone

Scrivimi: caldonegs@virgilio.it

»

  1. La tua penna, è tutto tranne che malata, ciao poeta… Giusy

    Rispondi
  2. Nel firmamento dei Poeti, la Tua penna ha firmato malinconia e gioia, dolore e solitudine, assenza e presenze.
    Ma niente sembra vero se manca l’ amore
    Un caro abbraccio
    Eloisa

    Rispondi
  3. ”Non mi rimane che la voce di ogni mistero che Dio ci sussurra nella nostra unicità”. Bellissimi versi che colpiscono per intensità. E’ vero ogni essere umano nella propria unicità è mistero ”sussurrato” da Dio. un abbraccio caro Carmelo e buon week end. Isabella

    Rispondi

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: