Quella bella Milano che raccoglieva le luci della strada
e se li portava con unico respiro negli orizzonti
…autunno millenovecentosettanta…ricordo di quella sera
l’andante tram che trascinava un volto dal bacio d’ombra
fin lassù nell’alta stanza della metropoli
e in olocausto un silenzio o una pagina d’amore
cadeva poi nel freddo grigiore della notte
….ancora t’ascolto perduto battito dall’eco di ferraglie e stridio di freni come a voler fermare la pioggia del lamento.
..rumori di bicchieri a brindare la croce dell’addio e del mezzo sorriso
che scivolava via sul limite delle labbra di chi attende ancora
l’estasi e il dolce inganno…quel tram numero venticinque come gli anni di Eleonora
o come i suoi sogni in fiore nella bella ghirlanda di un’anima ormai volata altrove…lontana…
Carmelo Caldone