Quando sopravviene la sera
m’agiti in saluto la mano bianca
… mi va di dimenticare l’ eclissi
che mi trasale nel cuore
…e così che vai fra le vie
o nei rosai di un grande giardino immaginario
senza tempo e senza macchia
ma con altre lune… fra le più belle
avvolte nei tuoi capelli dormienti…
…Quando sopravviene la sera
fra i graziosi gerani irrorate di stelle
il tuo respiro esala la notte che non vuoi
e rivivi la bella giovinezza
nel mio iride invecchiato
e rivivi sull’ingrato abbraccio
di un amore che mai ti completa
Carmelo Caldone