Polveri di lune sulle orme vegliate da notti
… custodite dalla madre del tempo
e poi portate in suo seno con fluente latte di stelle.
Simulacro di vena d’infinito amore
non più ricevete il mio ritorno…
ormai son lontano tra lumi senza senso
e voci estranee nel diletto di una cetra stanca
che più non sento accompagnarmi di lustro…
Dove sei madre mia che giammai
questa porta logora di vento
me l’avresti chiusa se non al tuo saluto azzurro.
Dove sei padre mio che tornavi al furore dei nostri sorrisi
e che ora tra l’ala del castello
timidamente risorgi
nell”abbraccio del mio nuovo sole….
Carmelo Caldone