Austero e svettante tra le casupole bianche dove s’illanguidisce il giorno sui tetti muschiati dal tempo.Pastore impietrito che rimiri le tue anime e t’espandi nel cielo con voci di campane…Vorresti toccare una solitaria stella tramuta in pupilla perduta ma viene sera e poi notte e quasi più non ti scorgo se non tra veli di nuvole delle tue spose lontane…
Carmelo Caldone