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L’idolo della mia anima


Potrei dire di non essere nato a caso

in questo gran barlume di lampi

e se nella  pietra vi nasceva la rosa dell’amore

io nelle furie delle stagioni

son divenuto l’ape

che appendeva il nettare del sogno

tra i petali delle sue presagite  primavere.

L’idolo della mia anima

è colei che lusinga il mio frammentario respiro

e lo  lascia tra le bianche strade

per annullare ogni tenebra della sera.

E’ un faro tra le mie dune natali

o la sembianza del ciglio

senza striature di vermigli tramonti

e  nel mio cuore  le mie vene e le sue vene

s’ inondano di grida umani

o ultimi appelli per non morire mai….

Carmelo Caldone

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Informazioni su carmelocaldone

Scrivimi: caldonegs@virgilio.it

»

  1. E’ una poesia che si tinge di luce chiara come il colore del giglio, nasce da un’immagine capace di annullare le tenebre della sera… è meravigliosa! E la chiusa si veste della speranza di eternità!
    Sono versi che attingono ad un sogno… e lo rendono quasi reale!
    Bravissimo………… è da concorso!
    Nunzia

    Rispondi
  2. Grazie Nunzia seguirò il tuo consiglio
    Un caro saluto
    Carmelo

    Rispondi
  3. Caro Poeta che mi onori della Tua Amicizia; leggere queste Note di Poesia vera , mi ripaga di tante piccole amarezze della ViTa.
    Grazie Carmelo
    Con affetto e stima
    Sentimental

    Rispondi
  4. Come mi onori tu cara amica…lo scopo della mia poesia è questo…. e ringrazio te.
    Carmelo

    Rispondi

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