Non scrivo solo per liberare
represse sensazioni
e non son certo che sia una virtù
che appaga pienamente il mio sentire.
Non può bastare la mia penna
a fugare il male della vita
nè a completare un amore sognato.
Son fatto come la pioggia
che tenta di lavare la strada dal fango
o come la neve che s’illude
di tenere per sempre di bianco
le cose oscure della terra.
Vorrei gridare ad ogni anima dislocata
questo tempo che li urta
quando non si cura dei suoi amori sospesi
e li lascia in alberghi clandestini
con la loro farfalla nera dell’incerto.
Si sveglia una stella
e tu amore ti addormenterai
ed io ti seguirò nella scia profumata
del tuo sonno….
Carmelo Caldone
quali e quanti versi impareggiabili ci regali caro Carmelo, non mai troverò altro diletto al leggere del tuo canto.
Immagino questo tuo blog come una panchina posta vicino ad un ruscello, dove ritorno a sentire quel mormorio poetico che si rinnova e mi allieta placidamente.
Un caro saluto
Francesco
Grazie caro amico poeta, mi rendi onore con le tue parole e ci sarò con la mia poesia
per rendere un momento placido a te e a tutti quelli che mi leggono.
Questo è lo scopo messaggero della mia poesia.
Un caro saluto d’affetto
Carmelo
Bella poesia. La similitudine con la pioggia che hai citato mi ha fatto tornare in mente “O pioggia feroce” di Rebora. Molto bella la frase “Non può bastare la mia penna \ a fugare il male della vita”. Condivido il contenuto generale.
Cari saluti
Veturio
Grazie mio giovane amico, preziosa persona fra le collane delle mie conoscenze
Un caro saluto
Carmelo
Grazie a te per il commento e per la metafora, felicissimo di averti conosciuto!
L’immagine della neve quando copre le cose oscure della terra, è un’immagine, anche se illusoria, che ravviva e rende candida ogni impurità della vita; e se anche ha una durata breve, è in quel tempo che si coglie la grazia fatta bellezza della natura. Tempo che tu rendi eterno nel tuo mondo simbolico e ricco e che trasformi in versi che incantano! Bravo come sempre!!!……….E sono solo appunti!
Grazie Nunzia cara poetessa di nobili versi e di nobile vivere, che altro nel mio percorso poetico si può ambire?
Un caro saluto di stima e affetto
Carmelo
Caro Poeta, non sarà, forse, la tua penna…
Ma son certa che i tuoi versi che nascono dal ventre della tua anima: sanno mondare ogni cuore, afflitto dal dolore che la vita “dona”.
Grazie, Carmelo
Un abbraccio grande
Mistral
Grazie preziosa tra le preziose, e ricambio col cuore l’abbraccio
Carmelo
E’ bello leggerti.
Grazie Lucia, sono lusingato e onorato
Un caro saluto
Carmelo