Era la penultima pagina dell’inverno
ed esultai con la timidezza silente di un bambino
per quell’incontro ideato dalla clemenza del tempo.
…Da dove veniva quella creatura dal fare elegante
e quali senatori delle stelle
la conclamarono il mio cammino.
Fumi di mia disperazione
d’improvviso si diradavano
come il primo apparire dell’alba
e simile ad una freccia al cuore
mi centrò senza più angoscia e tormento.
Da quella penultima pagina dell’inverno
io non peno più in questa vita
e per non darla vinta agli arcieri degli amori
quando portano nei loro carnieri
le prede conflittuali di questo dolce-dolore
ma per sempre…bianchi e sospesi
saremo nell’aria che non ci consuma
senza mai nessun respiro di un terreno bacio
che s’interrompe!
Carmelo Caldone
l’ultima luna d’inverno domina la notte e gioisce ascoltando i tuoi versi
Un affettuoso saluto
Francesco
A te caro amico…un affettuoso saluto
Carmelo
Prima o poi finirà anche l’inverno della vita… E sarà, di nuovo, primavera…
Un sorriso
Rispondo col cuore al tuo sorriso
Carmelo
Gli amori fanno gioire, fanno soffrire, ma la loro freccia quando arriva arriva…e li viviamo.
giustissimo cara
un caro saluto
e a presto
Carmelo
Questo incontro, lascia, nell’ aria della Poesia, traccia di toccante eternità
Con affetto e stima ti abbraccio
Sentimental
A te carissima amica tanta stima
e un abbraccio
Carmelo