Se nell’anima mi porto
il raduno delle stagioni
devo perdonare il gelo dei miei simili.
Fui balzato nell’urlo della vita
col presagio di mia madre
che mi vedeva come il fiore dell’inverno
chinare al vento la sua corolla.
La paura di un sogno
che attende all’uscio del mio cuore
ha sciolto i suoi capelli astrali
e li scrive nel bianco guanciale del mio sonno.
…Non conosco addii
nè partenze nei labirinti della felicità
ma conosco il presagio di mia madre
quando nel suo petto il mio vagito
già gridava amore
e in un lento sospiro
mi quietavo al pallore del suo viso….
Carmelo Caldone
Meravigliosa
Grazie mio giovane e prezioso amico
Carmelo
sì, è straordinariamente bella
Grazie di cuore..sempre preziosa fra le mie pagine
Un caro saluto
Carmelo
Bellissima… la chiusa!
Sempre preziosa la tua presenza, gentile ed elegante poetessa
Un caro saluto
Carmelo
Caro Amico, questa Poesia è talmente bella da illuminare
il cielo di notte
Con tanta stima e affetto
Sentimental
Grazie di cuore
e di cuore ricambio
A presto
Carmelo
attraverso i tuoi versi si riesce a sentire tutta l’intensità e la serenità del volto materno
Caro Carmelo, con la tua poesia ci regali immense emozioni
Un abbraccio
Francesco
Grazie caro amico poeta, sono lieto e onorato di donare emozioni
Un abbraccio
Carmelo