Feed RSS

Un’ode di preghiera


La natura si fregia dei suoi richiami

e il sole a mezzogiorno esprime

la sua vittoria sui cieli opachi dei ricordi.

L’infante esprime il suo stupore

sulla giostra meravigliosa dell’esistenza

e la donna lascerà cadere il suo giglio

ma nulla ricompenserà la sua devozione

a quel principe dagli occhi reali

sotto la sua maschera miseramente mortale.

Abbracciatevi popoli

non divenite lo specchio di voi stessi

che vi deforma di vanità ed indifferenza,

guardate come  è astuto il tempo

quando nasconde la sua ventosa mano

dopo aver lasciato il suo colpo a ferire.

Ebbene..io non cerco la mia felicità

se prima sul blando sorriso di chi amo

non si areni una sempiterna chimera.

Rispondimi Musa al mio ancora infantile delirio

e confondimi tra i disuguali fiocchi di neve

per somigliare ad una lacrima sfuggita

al bianco e dispersivo  pianto dell’Eterno.

 

Carmelo Caldone

 

 

 

 

 

Pubblicità

Informazioni su carmelocaldone

Scrivimi: caldonegs@virgilio.it

»

  1. E’ una poesia che grida all’indifferenza ed evidenza la bellezza che risiede nel sole, nello stupore di un infante, nella donna e nel delirio come sogno del poeta… che regala una chiusa meravigliosa a questa poesia!

    Rispondi
  2. Bravissimo Carmelo. Versi che si chiudono con una chiusa bellissima, Complimenti. Isabella

    Rispondi

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: