Eccomi di ritorno
nella mia casa natale
scagliata come scrigno
sull’infinito firmamento.
Mi ha accompagnato la sera
fino alla soglia
come se fossi ubriaco di stelle.
Ho bevuto l’ignoto delle anime
e mi sento inebriato d’amore,
qualcuna l’amo e non lo sa
altre sono nella faretra del mio cuore.
Languido è il tempo e la mia età
e mi sento ridicolo negli anni che corrono
su questa scrivania
dal lume messaggero dei miei versi.
…Che fate amori e trame rapite
nella lusinga di questi tramonti?
Il paesaggio s’adombra
e le vostre finestre chiedono salvezza
nelle notti di luna.
Mi ha accompagnato la sera
come se fossi ubriaco di stelle,
qualcuna l’amo
e le altre sono nella faretra del mio cuore.
Carmelo Caldone
magnifica lirica da abile cacciatore di stelle.
Un caro saluto
Francesco