Sotto l’arco della notte
sento i pensieri di uomini ingrati
falciare le primule dei tuoi sogni.
…Sento il tuo richiamo
nell’eco di questo amore,
come l’aurora
quando dipinge il suo estro nel mare
e tra i pendii delle mie valli natali.
Donarti la mia vita ha più senso
che viverla in me
con il tuo nome tracciato
dall’ombra di una rosa immortale.
Non avrebbe senso completare
ciò che in questa vita muore
lasciando solo
la scia di un arcobaleno di memoria,
meglio tra le sillabe del mio tormento
vaneggiare nel tuo fianco
e crearti anfiteatri di primavere
che consumare la mia esistenza
tra le sferze della dimenticanza.
Non voglio essere un respiro passato
o una stagione arresa alla natura
ma per sempre vivere nel tuo cuore
sopravvissuto alla pietra del mio tempo.
Carmelo Caldone