Frammentari petali di fiori sconosciuti
ci affideremo all’insensato colpire delle notti
e nella gentilezza dei frastuoni
lasceremo la perfida passione
nella demenza dell’oblio.
Un gelo di fuoco sulla muta bocca
placherà ogni nostra sognante primavera
e nell’angolo di una strada la luna
punterà in alto il suo Santo silenzio.
Non mi resta che sull’altura del mio tempo
guardarti e danzare
e poi lasciarti andare…
Lasciarti andare nell’attimo
di una sola lacrima passeggera
che poi inonderà la tua felicità
e dalla tua bocca ormai rapita
mi fenderai d’infinito
o con l’ultimo mio reclamo al tuo sorriso.
Carmelo Caldone
Stupenda…
Grazie Lucia sei sempre molto gentile
un caro saluto
Favolosa.
Stupenda.
è bello e gratificante rivederti fra le mie pagine poetiche
A presto gentilissima
Carmelo
Divinamente Poesia.
Grazie, Cantore dell’ Amore
Abbraccione
Mistral
Grazie a te Mistral, cara e preziosa mia sostenitrice.
Carmelo
Anche qui si trovano sempre parole sapientemente pesate per diventare emozione!
Bellissime parole 🙂