Nei pendii dell’universo
fra le cascate roboanti dell’umano vivere
si esala la mia notte…
Questa è la mia notte
e quanto vorrei che voi tutti
la possiate abbracciare
fra le penombre delle vostre stanze.
…Dormite fra le onde delicate
dei vostri stessi respiri
e liberate i vostri velieri
senza veleni del destino
ma con la linfa delle stelle
nelle vostre vene.
Questa è la mia notte
anche per te, mio silente amore
e capirai che non saranno mai
le presenze dei nostri corpi
a raggiungere la pienezza di un grande amore
nè le vaghe promesse terrene del sempre
a fermare il fluente sangue
delle nostre anime.
Restiamo come incompiuti voli
sul seno di Venere
e chiudiamo gli occhi alle tenebre
per poi aprirli in una luce senza fine.
Carmelo Caldone
Dopo la notte c’è sempre la luce. Scontato? Forse, ma vero, ognuno di noi ne decide l’intensità.