Un trono ancora da definire
per un poeta solo
che non sa … se è per volere Divino
o per una marea d’irreale…
Hanno lasciato l’ingrato compito
agli uomini di temere
il figliastro del destino
quando si corrompe e si ubriaca
soffocando creature.
Un poeta solo… assorbe il grido
e il lamento
e negli occhi di sgorganti lacrime
un poeta solo…vorrebbe dare un senso
come la delicata neve
sull’opacità di una primula dormiente.
Bisogna amare nella delicatezza del silenzio
e urlare quando dorme la notte
per risvegliarla nell’anima illuminata.
Un poeta solo….lentamente
si ritira in posizione fetale
per rinascere ancora e stupirsi
nella meraviglia dei suoi respiri d’amore…
Carmelo Caldone
Meravigliosa e commovente! Un poeta solo, ma anche rispettoso di un amore silente… urlato nella notte affinchè nessuno senta… tranne l’anima che assorbe quel grido, e forse lo sente!!! Bellissima… da concorso Carmelo!
Mi inchino alla tua poetica che diventa sempre più elegante!
Grazie…mia cara Nunzia…è eleganza il tuo pensiero, la tua poesia
Onorato e incantato…lo sono io
Un caro saluto di profonda stima
Carmelo