Sarò colui che ti attenderà alla porta
della fanciulla speranza.
Busseremo e le doneremo diamanti incontaminati
da sguardi che volevano macchiarli.
Siamo in strade distanti
ma così vicine da vedere il cielo inchinarsi
per tenderci la sua azzurra mano.
Eccoci ora a noi…con le nostre parole smarrite
e baci persi nel vuoto.
Altrove…fra i declivi dei respiri
e acute figure che scorrono
ci ritroveremo fra negli stami dei giorni
dove il fiore del minuto e dell’ora
s’aprirà all’inutile vanità del sole.
Una via lattea nella scia dei ricordi,
una città che darà un senso di luci
al torpore di chi ancora non si ritrova.
…E una bambina…
una bambina che a ritroso
macchierà d’innocenza l’enorme sera
Carmelo Caldone
la delicatezza scrorre lungo tutta la poesia, ma è nella chiusa che si eleva con l’innocenza del colore
Bravo Carmelo, ed è sempre piacevole leggerti
Francesco
Grazie Francesco…sei una persona speciale
Un caro saluto
Carmelo