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Non è tristezza…


Non è tristezza

del mio inconscio

ma è solo uno scudo

sulle metamorfosi dell’esistenza.

Una stremata infinita  sensazione

un luogo,una mente, una bellezza

mi prepara a salvare un eterno idillio.

Non è tristezza

la mia tristezza

ma è il giardino ambrato

che richiede lo sguardo del sole

e di un amore.

Qualcuna mi ricorda come un’onda

e  mi sfiora con  beltà ambita.

Decanto il biancore della neve,

il sorriso che ci ripropone l’alba

e la coda della notte

quando s’aggroviglia

all’ultimo lamento di amori consumati.

E’  bello essere qui

nei parchi delle città

o nella solitudine della pietra

mentre mi guarda il cielo

…lo stesso manto ad un seno

che mi sospira lontano.

 

Carmelo Caldone

 

 

 

 

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Informazioni su carmelocaldone

Scrivimi: caldonegs@virgilio.it

»

  1. E’ Poesia leggere versi: ”…Decanto il biancore della neve, il sorriso che ci ripropone l’alba, e la coda della notte quando s’aggroviglia all’ultimo lamento di amori consumati…” Sei grande caro Carmelo. Un abbraccio. Isabella

    Rispondi
  2. La malinconia del Poeta è nettare dell’ dell’ Anima che mai
    ferisce e addolora.
    Splendida
    Con Stima, sempre
    E.

    Rispondi
  3. La tristezza è un velo a volte necessario, fa assaporare ciò che si è lasciato e ciò che può essere ritrovato.
    Anche un amore sospirato.

    Rispondi
  4. Nel leggere questa poesia viene spontaneo associare simbolicamente l’immagine della tristezza ai mutamenti delle stagioni… le hai citate tutte: il biancore dell’inverno, l’onda del mare in estate, lo sguardo del sole che risveglia la primavera e il colore ambrato dei giardini autunnali… e quindi la tristezza nel vedere cambiare l’esistenza, attraverso la bellezza delle stagioni. Tristezza legata alla caducità della stessa esistenza che il poeta avverte con consapevolezza in ogni mutamento stesso.
    E’ una poesia diversa dalle altre ma piacevolissima leggere!
    Bravo!

    Rispondi
    • Grazie Nunzia, sempre precisa e attenta…sei grande in tutto…e che altro dire?
      Spero di rivederti sempre nelle mie pagine poetiche, dai quel senso meraviglioso di continuare a scrivere..anche quando subentra la stanchezza e la delusione della vita stessa.
      Un caro saluto
      Carmelo

      Rispondi

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