Non posso affidarmi
alla lusinghiera follia
per nutrire la mia felicità.
Devo pensare a lei
quando risfoglia il suo tormento
nell’ora che il suo sorriso si ripiega
nella virtù imprevedibile del vento.
Non dirò mai che l’ amo
potrebbe piangere, potrei piangere
e per accecare gli occhi del destino
dovremmo fuggire dalla sua visione.
Vedo anche con gli occhi della ragione
e mi sento grande solo per lei
nella sola agonia del mio corpo.
Carmelo Caldone
una poesia che ti avvolge e ti porta lontano, a sentire profumi e carezze apparentemente dimenticate, che riappaiono con piacevoli emozioni.
Complimenti, è un piacere leggere le tue poesie.
Con crescente ammirazione
Francesco
Ammirazione ricambiata caro Francesco.
A presto caro amico
Carmelo
La ragione è madre della follia, la follia è madre della ragione, entrambe possono generarsi una dall’altra, ma ognuna da inizio a emozioni diverse. Non se ne può fare a meno.
Grazie Fulvia sempre puntuale tra le mie pagine poetiche
A presto
Carmelo
E’ la leggerezza nei versi di questa poesia, che paradossalmente fa riflettere nella profondità dei contenuti, è bella soprattutto nel rispetto che il Poeta ha per questo amore, che deve si… rispondere alle emozioni ma dare anche retta alla ragione… che rende il sentimento ancora più nobile!
Complimenti!
Buona sera gentilissima Nunzia, cara amica di poesia, è tutto vero quello che mi scrivi.
La nobiltà chiama nobiltà, e son ben fiero dei tuoi complimenti
Un caro saluto
Carmelo