Ogni strada avrà il dissapore
di un solitario cammino
o l’estasi finita di un incontro.
Ogni finestra sul palco della notte
avrà la fumosa spoglia del sogno
in una luce che tarderà a morire.
Il mondo in qualche suo anfratto
fermenta insane ribellioni
e chiede pegno alle tenere vite
come un potente irriguardoso
che non ascolta nessun pianto.
…E le nostri mani,
i nostri volti alla cieca
cercheranno nelle trincee del buio
quel principe dal bacio
che non lascia mai l’amaro
nè virtù d’amore che si frantumano.
…Silenzio!
Silenzio, vi prego
or mi dorme una bambina
fra queste mille grida notturne…
Carmelo Caldone
E’ candido e dolente il cammino dei tuoi sogni
Silenzio, ti dono, per omaggiare la tua Poesia
Un abbraccione
Mistral
Anch’io, silenzio… per omaggiare la tua preziosa visita sulle mie pagine poetiche
Grazie di cuore carissima Mistral
Carmelo
La poesia è un sogno, il poeta ne è il narratore.
Spero di continuare in questo mio narrare, ma sai cara, molte volte subentra stanchezza e delusione per queste cronache che non abbeliscono la vita come dovrebbero.
Ritorna a parlarne quando vuoi e quando puoi, ne sono onorato.
A presto
Carmelo
Hai ragione, a volte subentra la stanchezza nei confronti , non della vita, ma degli eventi che la percorrono, ma proprio per questo dobbiamo superarla, questo mondo, questa umanità, ha sempre qualcosa di pulito, di bello da offrirci, e anche se le parole narrano la parte meno bella è un dovere farlo; lasciare parole alle future generazioni è non morire. E’ educare.
Ti abbraccio e non smetterò mai di leggerti. Quindi devi donarmi le tue parole.