Diamo un senso al gelo della lontananza
accendendo fuochi di attesa.
Diamo un senso di pace
alle voci senza risposte
quando si faranno avide la sere
dei nostri occhi.
Andiamo con l’infantile sognare
sulla balza infuocata dei tramonti
e diveniamo fari
sull’oscura fronte degli amori inconsolati.
Fuggiamo via dalle strade affollate
di altre umane storie
e patteggiamo col Signore dell’oblio,
chiediamo la sua clemenza
nelle isole del nostro sonno.
Quel Signore dell’oblio
che ubriaca la mente
ma che lacera il corpo nella solitudine.
Quel Signore dell’oblio
che toglie quasi indolore la lama
di un amore cercato ma senza domani.
Diamo un senso alla vita
nella sua povera dissolvenza
accendendo fuochi di attesa
sulla balza infinta delle nostre anime.
Carmelo Caldone
Molto bella, buona serata 🙂
Grazie Silvia, sempre gentilissima e cara lettrice
A presto
Carmelo
“…Diamo un senso alla vita
nella sua povera dissolvenza
accendendo fuochi di attesa
sulla balza infinta delle nostre anime.”
Il poeta di lacera nella scoperta di perchè l’oblio di alcuni momenti nella vita, nella sua arte, del perchè di amori passati, sfuggiti. Ma il poeta in questa ricerca alla fine da un senso alla vita, almeno a chi lo legge perchè il poeta, come ho già detto, vede oltre il comune pensiero.
Impeccabile sempre in ogni commento, grazie di cuore
Carmelo