Siamo sotto il lume di una rosa stellare
in questo tempo che ci è sempre debitore.
Mi chiuderei gli occhi per non risvegliarmi,
ti chiuderesti gli occhi per non risvegliarti
quando la violenza consegna il suo nuovo concerto
all’alba dei giorni.
Che fai stasera? Glicine dall’aspetto eterno
lungi dalle catene delle stagioni
ma così brillante
seppur di rivolo di lacrima sulle labbra.
Stasera nelle pareti insulse del mondo
ti vedo splendere
nella scia di un cielo senza perdono.
…Esprimi nel teatro dei respiri
la tua chiusa con il tocco finale
quando apre l’inizio di una bella speranza.
…Ma in me, mia cara
riappare sempre una lettiga di sole
che mi conduce nel letto della sera
sempre più stanco e malato d’amore.
Che fai mia cara … stasera?
Noi, che non crediamo al nulla
ma questo nulla bussa continuamente alle porte
come l’ultimo vagabondo senza meta.
I tuoi versi, i miei versi
sono lettere nel fuoco
e si fanno fiori per non morire mai
nemmeno negli autunni del cuore.
Sotto il lume di una rosa stellare… rivivo
e ti penso nella delicatezza di un petalo
maledettamente e vigliaccamente
accarezzato nella bufera
di questo tempo terreno.
Carmelo Caldone
Caro Carmelo, fortunata la destinataria ad averti come Amico
Bellissima questa missiva
Con stima
Eloisa
Grazie cara Eloisa…sono anch’io il fortunato
un abbraccio
Carmelo
E’ una lettera scritta con una penna che ha intinto nelle stelle, che ha il delicato profumo di quel glicine dall’aspetto eterno, che riempie i contenuti di una bellezza che dissolve il nulla del vivere terreno, e che avrà l’orma nella forma di un fuoco eterno come riflesso del sole!
Bellissima lettera… in versi!
Grazie cara Nunzia, sono lettere che fanno vivere il mio cuore…e se questa è una bellissima lettera in versi, è ciò che esprime con eleganza e bravura questa poetessa.
Un caro saluto
Carmelo