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Quello che la mia anima vorrebbe dirti


E’ entrata l’angoscia in me

lentamente… e con veleno di miele.

Il mio è solo un falso andare

o un falso vivere.

Quello che la mia anima vorrebbe dirti

è aggrappata ai cancelli delle convezioni.

Torna la sera…l’unica sedazione

dell’urlo che non si quieta nei giorni miei

e mi raccolgo al bivio

nella scelleratezza di una vita comandata, designata.

…Nemmeno posso dirti quanto t’amo

e nemmeno ho la  presunzione

di sospingere le tue barche dei sogni

verso l’isola  di un amore reale.

Andate… creature del primo albeggiare

e parlate del vostro domani

e dimenticate ogni angoscia

come dimentica la neve la traccia dell’uomo.

Nemmeno posso dirti quanto t’amo

poichè si è posata sulle mie labbra

la mano del silenzio.

Un silenzio che ha ragione

su questa vita comandata, designata

ma non ha ragione fra le muraglie della mia vita

e della mia  morte

per  questo forte grande… unico amore.

 

Carmelo Caldone

 

 

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Informazioni su carmelocaldone

Scrivimi: caldonegs@virgilio.it

»

  1. La convenzione del pensiero si abbatte solo sognando nel nostro intimo, la convenzione sociale solo con una grande forza, non facile da trovare quando l’anima è troppo comoda.

    Rispondi
  2. Le anime si parlano… nei silenzi, e quindi mai intristirsi!

    E’ un omaggio al Poeta Carmelo, che sa dare voce all’anima… con eleganza e bravura!

    ANIME

    L’anima ascolta l’altra
    nel tempo eterno di cui è avvolta.
    Si sfiorano nella delicatezza del momento,
    e danzano fluide nei corpi lontani che le proteggono
    dagli occhi indiscreti di chi non comprenderà mai
    la bellezza della felicità che vivono
    nella contemplazione dell’istante….
    in cui si cercano e si trovano
    all’ombra di quella beatitudine
    che riluce nell’angolo oscuro dei giorni.
    Escono dalla temporalità nemica,
    abbandonano la ragione, e gettano lo sguardo sull’infinito
    sperando di giacere lì agghindate di pura luce
    e di eterna gioia.
    Ma lì non giacciono a contemplare il mistero
    e ritornano leste alla pericolosità delle abitudini
    e ad esse… si legano con catene d’acciaio
    per bere alla fonte del peccato.

    Nunzia Dimarsico

    Rispondi
    • Grazie Nunzia, quale migliore attestato potrà essere affisso alla mia teca dei preimi se non il tuo? e meravigliosamente impressionato con una lirica a me dedicata.
      Che dire? m’inchino a tanto onore.
      A presto
      Carmelo

      Rispondi

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