E’ entrata l’angoscia in me
lentamente… e con veleno di miele.
Il mio è solo un falso andare
o un falso vivere.
Quello che la mia anima vorrebbe dirti
è aggrappata ai cancelli delle convezioni.
Torna la sera…l’unica sedazione
dell’urlo che non si quieta nei giorni miei
e mi raccolgo al bivio
nella scelleratezza di una vita comandata, designata.
…Nemmeno posso dirti quanto t’amo
e nemmeno ho la presunzione
di sospingere le tue barche dei sogni
verso l’isola di un amore reale.
Andate… creature del primo albeggiare
e parlate del vostro domani
e dimenticate ogni angoscia
come dimentica la neve la traccia dell’uomo.
Nemmeno posso dirti quanto t’amo
poichè si è posata sulle mie labbra
la mano del silenzio.
Un silenzio che ha ragione
su questa vita comandata, designata
ma non ha ragione fra le muraglie della mia vita
e della mia morte
per questo forte grande… unico amore.
Carmelo Caldone
La convenzione del pensiero si abbatte solo sognando nel nostro intimo, la convenzione sociale solo con una grande forza, non facile da trovare quando l’anima è troppo comoda.
Grazie gentilissima, ottimo commento.
A presto
Carmelo
emozionante.
Bentornata Vincenza, è sempre un piacere rivederti qui.
Un caro saluto
Carmelo
a te. grazie!
Le anime si parlano… nei silenzi, e quindi mai intristirsi!
E’ un omaggio al Poeta Carmelo, che sa dare voce all’anima… con eleganza e bravura!
ANIME
L’anima ascolta l’altra
nel tempo eterno di cui è avvolta.
Si sfiorano nella delicatezza del momento,
e danzano fluide nei corpi lontani che le proteggono
dagli occhi indiscreti di chi non comprenderà mai
la bellezza della felicità che vivono
nella contemplazione dell’istante….
in cui si cercano e si trovano
all’ombra di quella beatitudine
che riluce nell’angolo oscuro dei giorni.
Escono dalla temporalità nemica,
abbandonano la ragione, e gettano lo sguardo sull’infinito
sperando di giacere lì agghindate di pura luce
e di eterna gioia.
Ma lì non giacciono a contemplare il mistero
e ritornano leste alla pericolosità delle abitudini
e ad esse… si legano con catene d’acciaio
per bere alla fonte del peccato.
Nunzia Dimarsico
Grazie Nunzia, quale migliore attestato potrà essere affisso alla mia teca dei preimi se non il tuo? e meravigliosamente impressionato con una lirica a me dedicata.
Che dire? m’inchino a tanto onore.
A presto
Carmelo