Sul cedere del giorno
s’è disteso un velo oscillante di luci.
E’ l’ora che l’umano dorme e sogna
lasciando il suo cuore sulla terra
smosso dal turbine della vita.
Se troppo rapido è l’amore terreno
da lasciare incompiuto gni cuore,
meglio la segregazione dell’anima innamorata
che poi possa librarsi
nei templi degli amori eterni.
Se gli amori finiscono a mezzanotte
dove una volgare passione
ne rapisce tocchi di bellezza
meglio con tutto l’ardore affidarsi ai sogni.
Sul velo oscillanti di luci
la palpebra del cielo nasconde
le timide lacrime incompiute dell’uomo.
Sul velo oscillante di luci
s’involano le falene dei nostri tormenti
ma s’accendono tra le vie
bagliori d’accorate speranze.
E… s’involano…s’involano le falene sognanti
fra i lampioni di ogni via
al rumore di povere ali….
Carmelo Caldone
Bellissima 🙂
Grazie Silvia, sei sempre cara
un caro saluto
Carmelo
se è questa la pubblicazione al settimo righo un refuso (distorsione professionale9.
“da lasciare incompiuto OGNI cuore”.
Quanto alla Poesia non ho parole ma sentimenti.
Grazie caro Carmelo per prenderti cura di me e del mio blogghino 🙂
Anch’io gentilissima non ho parole, ma sentimenti
A presto
Carmelo
Meravigliosa!
Che delicatezza nell’interpretare (spero di non sbagliare) l’amore mercenario, quello che brucia le ali nelle luci notturne, a discapito di amori che veramente possono trapassare l’eternità.
No tu non bagli mai…
Un caro saluto
Carmelo