Il giorno è stanco
e si aggrappa sulle ali della notte
disperdendo i suoi occhi innumerevoli al mondo.
Lentamente o vorticosamente si vive
e la passione chiude il suo ciclo
con tardiva purezza.
Il giorno è stanco nei bordi della città
ma si accende nel suo finire una finestra
aprendo una storia in fragori di voci.
…Avanti uomini
vi chiama la Signora Esistenza
e vuole il vostro monologo
In me… quanta meravigliosa sensazione
passare e andare come ombra di rugiada
laddove il sole mi accompagna
con una cetra lontana dal fango
che innalza una nota armonica
ai cuori ferrei della folla.
Portatemi con voi, innocenti
nei vostri regni senza corruzione,
portatemi via…treni senza riposo
e andate a colpire il centro
di un unico cuore senza resa al male.
Sorride una bambina e si apre un universo
piange una donna e si apre un concerto
nelle stanze dell’Eterno
con le sue tante fiaccole di perdono e lamento.
Io le vedo..nella puntualità di un respiro
o in una lacrima sfuggita
da un qualunque sorriso.
Il giorno è stanco
e si aggrappa sulle ali della notte
ma si accende nel suo finire una finestra.
Carmelo Caldone