All’erta sto nell’anima mia
come se temessi la rosa estirpata alla terra
e il suo svanire per sempre nel cuore.
Negli occhi degli innamorati mi chiami
e come si risveglia il giorno …tu mi tremi ancora.
Qui seduto sotto lo stamo della sera
oh innamorati , vi contemplo da pellegrino
che non conosce il letto e la virtù del suo sognare.
Meglio andarmene solo e stanco
per non portare allegrezza
all’istante che finisce.
Meglio chiedere clemenza al vento
per diradare la nebbia del rimpianto.
Chi sono io?
e dov’è il vostro domani?
Vi confondo all’urlo di una sirena
o al vagito fiorito della vita,
vi penso nella catena di una lacrima
ormai legata al rigo di un bacio
…che poi si ripiega al giustiziere del sonno.
Carmelo Caldone
Che versi stupendi, Carmelo… Per chi ha amato tanto come tu hai fatto, osservare gli innamorati è un rammentare perduto e lontano, che col tempo si trasforma in sorriso… Ma il percorso è lungo e doloroso…
Un abbraccio, caro… E buona giornata…
Simo
Grazie Simo sempre delicata e gentile fra le mie poesie.
a presto e felicissima notte
Carmelo
Svanire….a volte accade che il profumo dell’amore, del nostro amore si perda e l’anima si rammarica.
Ma che bella!
Grazie gentilissima amica…ti auguro una felicissima notte
e a presto
Carmelo