Ci fu un tempo che sentivo nemico il mare
lui sapeva toccare la linea degli orizzonti
mostrando e togliendomi una strada celestiale.
Questo vociare di strada
non ha la stessa magnificenza
e s’è indurita la pietra del mio esilio
con la luce oscura delle venditrici d’amore
e il gozzovigliare con il vino della dimenticanza.
La mia reminiscenza vuol dipingersi di pace
in questa grande tela umana
ma mi riporta indietro con infantile desiderio
di rigiocarmi di nuovo la vita
o con un nuovo risveglio di chi mi allattò.
Ci fu un tempo che sentivo nemico il mare
…non sapeva comparare la mia anima
nonostante il mio grido confuso
che mi vedeva solitaria conchiglia
senza nessun ricordo tra la sua rena immortale.
Carmelo Caldone
Bei versi, a volte il mare può sembrare un nemico, ma a me piace tantissimo.
Buona serata
Maria
Ciao Maria anche a me il mare piace tantissimo, ma ci fu quel tempo….
Buona serata anche a te
Carmelo
Hai ragione Carmelo, in certi periodi le cose che di solito ci piacciono o sono per noi fonte di gioia, perdono interesse e diventano quasi nostri nemici, quasi a ricordarci il nostro fallimento. Capita anche a me..
Buonanotte, caro
Simo
Buona sera cara Simo, ti ringrazio per questo centrato commento.
A presto
Carmelo
Un tempo lontano, che mai si dimentica. Un tempo del mare e di vita, che oggi ritorna
a conversare con noi
Buone vacanze, Carmelo
Ti abbraccio
Gina
Grazie carissima Gina, buone vacanze anche a te
ti abbraccio
Carmelo
L’immensità del mare, le sue acquetumultuose o pache…ricordano la vita che scorre, ma anche l’abbraccio materno, perchè l’acqua stessa è vita. E la vita si può amare o detestare, secondo ciò che al momento ci offre. Non è un peccato, è l’umano incendere.
Bellissima Carmelo.
Ciao gentilissima amica, le tue espressioni sulla mia poetica mi lasciano sempre ammirato
Felice sera
Carmelo