Lasciava una stanza d’albergo
dall’acre profumo di un addio.
Lasciava un letto ricomposto nell’ombra
ad immolare un amore perduto.
…E poi via con me
sul convoglio che strappa i cuori
e li porta nelle voragini dell’ignoto.
Quella bianca bellezza
vestite con pagine di storie
con l’onta occulta di una lacrima
quanto taciuto ardore aveva
nella sola parentesi di un sorriso.
Ora a chi mai darà il suo dormire?
Il suo dormire…
Così preda di questa notte
piena di rumori di destini
e di ferraglie assordanti di treni.
Carmelo Caldone
Bella… così diversa dalle precedenti, è il segno di un cambiamento in atto?
Ciao Leonardo è sempre un onore rivederi qui. Bella domanda la tua
Io so solo che scirvo d’istinto, e se vi è un cambiamento non lo so…molto dipende dai miei stati d’animo.
Un caro saluto e a presto
Carmelo
Bella ..e molto malinconica…..!!!! Molto apprezzata…..hai un modo di scrivere che mi colpisce!!!
Bacio Annette
Grazie Annette…i tuoi complimenti sono molto preziosi.
Un bacio
Carmelo