Un giorno vorrei andare lontano,
forse anche domani.
Vorrei prendere l’autostrada
e alla prima uscita
incontrare un paese
quando la notte rimbocca sui corpi
l’ultima sua coperta di stelle.
Quando l’ultimo ubriaco della via
innalza il suo bicchiere di veleno.
Quando l’ultima donna del rione
riconta l’inutile denaro
che non potrà mai ripagare la sua bellezza.
Un giorno vorrei andare londano
forse anche domani.
Vorrei sostare sotto palazzi guerrieri al sole
con le loro bandiere di grida
o con il sapore di miele nell’aria
di ogni sonno infantile, innocente.
Un giorno vorrei prendere l’autostrada
e alla prima uscita
incontrare un paese qualunque
quando apre la sua danza leggera, volante
e magistralmente ignota…
Povero uomo che vorresti andare lontano
ma tutto sarà uguale
tutto rappresenterà il volto
che digrigna il suo crudele scordare.
Carmelo Caldone
La tentazione di andare lontano l abbiamo tutti Carmelo..l’unico problema è che ci porteremmo dietro il nostro io da cui molto spesso, proprio da lui, scappiamo. Buona serata Poeta.
Buon giorno, Belinda, scusa se ti rispondo con ritardo, condivido appieno il tuo commento.
Grazie di cuore e felicissima giornata.
Carmelo
In questa poesia ogni verso andrebbe commentato e disegnato su un foglio.
Bellissima (e non esprime quello che vermente provo nel leggerla perchè non c’è una parola giusta per definirlo).
Bello questo prezioso commento, sono ali che fanno volare alto la mia poesia.
Un caro saluto
Carmelo