Perdono… se non ho colto
la perla più amara
appesa al sospiro del tuo cuore.
Perdono… se ancora ti amo.
I miei compagni ridono di me
e sono simili alle tempeste volgari
che occultano il sole
nella sua incontaminata bellezza.
…E le rose?
Le rose sono scontate
ma continuano il loro giro d’apparenza
nei nostri occhi
e, ferale … poi diventa la sua spina
quando la passione
chiude il suo ciclo vitale
simile al fiocco di neve
caduta su una foglia sospesa.
Dove sta il vero amore?
Si dona l’aquilone al vento
e la terra d’inverno al gelo
e tu mi doni la viola nera
dell’indifferenza.
Non so quale sia il fiore
che rappresenti il perdono
se lo sapessi
ti costruirei ghirlande
lungo il tuo cammino
e chiederei alle ultime primavere
dei miei anni
catene di versi
per legarmi…legarti
all’unica forza della mia aima
…fuggita…libera
dalle muraglie della vita
e della morte.
Carmelo Caldone
Che meraviglia! Un dolore d’amore descritto con tanta delicatezza.
Versi lievi e belli, amareggiati da sentimenti sfuggenti
Bravissimo, happy weekend da Mistral
Baci
Grazie Mistral preziosa fra le mie pagine
Carmelo