Bianche le mura
ma di lungo silenzio ombreggiate
senza più lo sbattere di una porta.
Ora tra le menti muschiate della tua pietra
mi ripensi bambino
con il falco, la rondine
e il passero violato dall’inverno.
…E mio padre nel suo ritorno
con la chiave senza speranza
nella mano
di quella piccola bottega di fabbro.
…E mia madre
tra la fumosa pentola
con la vestaglia di luna
e con la corona di pace
tra i capelli
mentre fuori, piano ululava
l’ultimo cane della strada.
Carmelo Caldone
sempre grande Carmelo!
Grazie Carlo amico e poeta, anche tu sei grande
Un caro abbraccio di stima e affetto
Carmelo
Bello…
Benvenuto sulle mie pagine carissimo amico…onorato
Un caro saluto
Carmelo
Un piacere esserci. Sandro
Quanta tenerezza nelle tue parole caro Carmelo. Mi piacciono queste immagini legate ad un passato ,parte di te, che ti appartengono ancora e che affiorano con molta delicatezza per essere trasferite su di un foglio e regalate poi a noi che pronti possiamo esserne incantati. Un abbraccio. Isabella
Sempre con stima e affetto ricambio cara amica Isabella..
t auguro sempre felicità
Carmelo
Anche a te auguro lo stesso, grazie Carmelo.Isabella
Meravigliosa. Dolce e buona. Grazie!
Grazie a te Belinda, preziosa tra le mie pagine.
Ti auguro una felicissima sera
Carmelo
A te Carmelo.
Belinda
Una struggente dolcezza; il luogo dell’infanzia, l’amore di chi ci ha dato la vita e per noi si è sacrificato…Bellissima, parole meravigliose Carmelo, che si sono insediate nel mio cuore.
Sono ben felice dei tuoi complimenti. grazie di cuore, Fulvia
A presto
Carmelo
bellissimi versi… e questo scorcio mi ricorda la casa di mia nonna prima che il terremoto la portasse via….
Grazie Antonia, è sempre gratificante rivederti qui.
Un caro saluto di stima e affetto
Carmelo
grazie a te Carmelo.. davvero ..
🙂 magnifica la poesia, magica la tua casa natale 🙂
Grazie Niko, un abbraccio di affetto e stima
Carmelo
🙂
Nostalgica questa poesia… e bella l’immagine della madre con la vestaglia di luna e la corona di pace tra i capelli! E’ presenza quella vita del passato nel silenzio… è un ricordo lucido in quel rumore di porta che sbatteva!
Bravo!!!
Grazie Nunzia, mi fa piacere rivederti qui, spesso vado a visitarla la mia casa natale,
sembra austera e quasi dispiaciuta nelle sue pietre nel vedermi diverso e ormai lontano dal suo abbraccio…pensa, avevo solo sei anni di età quando la lasciai.
Ti auguro una felicissima sera
Carmelo