Non sarà mai abbastanza
con le mie quattro scritture
chiedere clemenza alle pagine
della mia mente universale
che soffre da folle
e vive di misera ragione.
Vi penso in ogni dove
anime dislocate
con i vostri affanni
e con le vostre virtù
fiorite nei fanghi di una città
o nei luoghi spietati di rovi.
Che senso ha riverdermi a ritroso
tra la mia postazione di solitudine
quando grida forte il pensiero
e s’infrange nella corolla notturna
come un qualunque granello di polvere.
Che senso ha ritrovarmi a pensare
quando la mia età
scandisce l’ora sempre più tarda
e colei seduta sul trono del mio cuore
non mi vede
nè si degna di leggere le mie quattro scritture.
Il domani è avido d’oblio
e potrei non essere mai ritrovato
mai ritrovato ..nemmeno da colei
che s’incorona regina
dalle spine del mio stesso cuore.
Carmelo Caldone
Mi piace molto il verso” il domani è avido d’oblio…” Se si potesse dimenticare la nostra età e vivere come sospesi nel mondo, chissà che vita sarebbe la nostra…Un abbraccio caro Carmelo. Buona giornata Isabella
Concordo con te cara Isabella,
un abbraccio anche a te
Carmelo
“…colei seduta sul trono del mio cuore…una regina, forse sdegnosa?
Buongiorno gentilissima, bella domanda, ma è una domanda a cui nemmeno io so la risposta.
Felicice giornata
e a presto
Carmelo