Sugli alabastri della sera
stridono le nostre storie.
Ognuno di noi
è il pensiero corporeo della vita.
…Tu da qualche parte attendi, amore
e tu da qualche parte distruggi, uomo
e tu bambino da qualche parte
urli di pianto per la guerra dell’uomo.
…E sugli alabastri della sera
stridono i loro richiami d’aiuto.
Fossi un estro della natura
vorrei imprigionare le primavere
nelle sole mani dell’innocenza
per chiudere ai loro occhi
la crudezza dell’inverno e delle parole.
Viandante…viandante di me stesso
in qualche parte che non mi rtrovo
in qualche parte che non mi amo
in qualche parte che ti cerco, donna
in qualche parte che ti cerco, fratello
…sorellla…bambino…
Carmelo Caldone
Bella come sempre, buon fine settimana 🙂
Grazie Silvia, gentilissima e preziosa fra le mie pagine
Ti auguro
Una felicissima sera
Carmelo
É proprio così il viandante della sera…ora mi preparo la camomilla altrimenti niente nanna. Ne vuoi un po’? 🙂
Grazie un pensiero gentile…
e grazie della tua visita
Un caro saluto
Carmelo
”..pensiero corporeo della vita”
molto evocativo.
shera
Sempre benvenuta Shera e grazie
A presto
Carmelo
Mi hai emozionato, tanto. Viandante della notte, la vita nella primavera per sfuggire all’inverno e donare un mondo migliore….Si, emozionato.
Se ha susciato emozione questa mia poesia…sono premiato
Grazie
Sempre gentile e preziosamente presente
Un caro saluto serale
Carmelo
“vorrei imprigionare le primavere / nelle sole mani dell’innocenza” : magari riuscissimo a fermare per sempre il bambino che è in noi! Lo coltiviamo, almeno ci si tenta, in modo che il nostro io adulto rimanga legato alle sue radici di bimbo.
Bella immagine.
Primula
Grazie Gentilissima