Bianche sono ancora le redini
di quel mio destriero
dalla criniera perduta nel vento.
Nei ghetti del tuo fumante apparire
vidi la perla incontaminata del primo amore.
Venni rinnegato all’ ambito volo
e restai nelle pagine dell’ ombra
per tracciare il senso infinito delle mie parole.
…O vita per un’attimo fuggita
e poi ripresa al canto delle foreste sibilanti
e dai mari sfioranti le mie isole immaginarie,
dove sei vita, e dove ti nascondi
con quelle labbra assetate da inaridite passioni.
Senza duolo del tempo mi giri il volto
e senza duolo dell’amore
mi fai fragile essere
nelle bufere dei miei stessi anni.
Bianca, vidi apparire
la carrozza del non ritorno
che portò via la regina che mi allattò
e con il suo scialle notturno senza notte
ancora m’avvolge il corpo
nel calare delle mie sere,
ancora vedo il suo seno immortale
sotto quest’enorme vestaglia di luna.
…E, poi colei, ricordi…vita?
Colei che teneva in una mano
la ghirlanda della mia esistenza
e nell’altra un pietra di ghiaccio
e che ora consegna la sua assurda quiete
fra le lenzuola macchiati dai rimpianti
e come il fiore del loto ormai appassito, il suo sonno
nelle rive delle mie memorie per sempre…. s’arena…
Carmelo Caldone
Bella!
Nostalgicamente meravigliosa.
Ti Ho Nominato Per Liebster Award Se Vuoi Passa Nel Mio Blog ! 65Luna
Grazie Carmelo per averci donato questa perla. E’ semplicemente meravigliosa, con questo rivolgersi alla ”vita” e a lei raccontare i tuoi ricordi…Buon week end. Isabella
Assolutamente affascinata è un bellissimo scrivere il tuo che entra nell’anima.
Dolce week end
Trisch
Quoto in pieno Isabella
La Poesia merita elogi e plauso
Con stima
Gina