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E le donne stanno alla finestra (tratto da “Le mie ribellioni alla violenza”


Sento grave  nell’ora più spenta del giorno

quest’aria  nella pace lunare.

…E, le donne stanno alle finestra

e alcune hanno la chimera

trascinata nell’asfalto.

Fermatevi al giglio,uomini violenti.

…E le donne stanno alla finestra

col biancore che vola

verso l’iride di un Dio  in pianto.

Io uomo?

Devo temere di somigliare al mio simile

se estirpa per avidità l’amore.

Mia madre mi diceva… dormi

quando per violenta premonizione

vedevo…sentivo… il male.

Ora son passati molti anni

e il male  lo rivedo ancora nella cronaca

e il giglio che genera il petalo bianco della vita

molte volte ha la sua chimera sull’asfalto

e mia madre  non c’è più per dirmi….dormi!

E, le donne stanno alla finestra

nell’ora più spenta del giorno.

Carmelo Caldone

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Informazioni su carmelocaldone

Scrivimi: caldonegs@virgilio.it

»

  1. Caro Carmelo, la Donna è fiore tra i fiori.
    E la macchia della violenza recide quel fiore
    Solo le madri sanno proteggere il loro Profumo
    Versi intensi e veri.
    La Poesia è qui
    Con stima
    Gina

    Rispondi
  2. Ma che meraviglia queste parole! Intense e profumate d’amore per le donne. La madre stessa è la prima donna da amare e tramite lei si può scegliere di guardare le donne alle finestre regalando gigli bianchi, non macchiati di rosso.
    Grazie per la grande sensibilità che dimostri verso di noi.

    Rispondi
  3. E le donne stanno alla finestra.

    Bellissime parole.

    Rispondi
  4. Molto bella davvero.

    Rispondi

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