La città apriva il suo scenario
alla platea dei volti
e la musica della vita
saliva all’attento orecchio del destino.
Erano note che davano alimento
là…con le bellezze abbracciate
specchiate nelle fumide vetrine della sera.
Ora… son note perdute
ed ognuno in quella città chiude
la propria finestra
come se lacrime altrui non vuole.
Note perdute fra i drappi d’argento
e fra lo scorrere dei tram
quando trascinano l’ansia dei corpi
nelle stanze rischiose degli amori.
La città apriva il suo scenario
alla platea dei volti
e qualcuno per una carezza pagava
trascinando il suo misero sogno
sull’acqua limacciosa di un fiume.
Carmelo Caldone
Bellissiima poesia Carmelo, grazie di renderci partecipi delle tue immense emozioni…
Ti auguro una buona notte
Trisch
Il sipario della vita con le tristezze e le gioie e con l’amore. Belle parole, grazie. Lila
Note stonate sul pentagramma di vita
Grazie, sei davvero bravo
Baci
Mistral