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La casetta nella vigna (tratto dal mio primo libro “Mia terra addio”)


primolibro

Noi ce ne andammo

e non più udimmo

lo scalpitio dei cavalli

nelle strade terse di luna.

Non più sentimmo

odori di scrosciante pioggia

che la terra esalava nell’aria.

La casetta nella vigna

si vestì d’edera selvatica

tutta adornata di cielo caduto.

L’abbraccio d’azzurro cautelava

il mistero di chi

sostava nelle notti  buie

e un riso arcano echeggiando tra i calanchi

poi, nell’acqua dei pozzi taceva.

L’albero d’acacia accoglieva

tra i suoi rami l’agonia

di chi dal vento dei sogni si faceva colpire.

Se ne andò la sospirata figliola

dagli occhi logori di pianto

e rimase la sua altalena ancora sospinta

dall’arrabbiato lontano amore.

In scosciante pioggia

si diluiva il suo cuore

e cadeva

cadeva…su quelle care mura

di quella casetta nella vigna…

Carmelo Caldone

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Informazioni su carmelocaldone

Scrivimi: caldonegs@virgilio.it

»

  1. Nostalgia che torna prepotente e l’immagine di quella casetta nella vigna è già poesia che commuove. Buona serata. Isabella

    Rispondi
  2. Una grande emozione nel ricordo del tempo che fu
    Grazie ancora
    Abbraccio
    Mistral

    Rispondi
  3. Il nostro passato, i nostri ricordi, la nostra vita….L’emozione torna sempre.

    Rispondi
  4. Um dipinto nei colori delicati del ricordo
    Applauso
    Gina

    Rispondi

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