Quanto acre desiderio
di salire sui treni,
salire solo per portare un respiro aggiunto.
Treni…vene fluenti che portano
l’estasi di un’esistenza ritrovata
e ricongiungono storie al bivio.
Ma…come disperso e violento
è il bacio spezzato
così con violenza corrono i treni.
Quanto acre desiderio
di salire sui treni
e nello specchio del paesaggio che va,
alla prima fermata il mio abbraccio
all’uomo che va raccogliendo
l’ultima lacrima di una pupilla svanita.
Treni per dimenticare
simile alle culle di vento
con la luna materna che segue.
Ma…le motrici sono sempre avanti
e si puniscono di tempo
lasciando ancora nell’aria illuminata
il bacio di due vite spezzate.
Carmelo Caldone
Ma non sempre si può passare da un treno al’altro, a volte bisogna scendere in stazione.Collegandomi alla precedente poesia ,direi che il viaggiare sui treni presi per dimenticare fanno sfuggire la vita con troppa velocità.