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Mi ritrovai in una strada


Mi ritrovai in una strada

a raccogliere le parole perdute

tutte radunate

in una corona astratta di fari lontani.

Il mio corpo era avvolto da figure amate

ingigantite nelle vetrine

di quel quartiere posseduto dai sogni.

Venne una signora

che odorava di viaggio

e mi porse un fazzoletto bianco,

mi disse che avevo lo sguardo somigliante

ad un mare che crea solo ombre di chimere.

Non potei ringraziarla

poichè se ne andò d’improvviso

e come il suono di una sirena

lentamente si diluì

nei dedali del povero vivere.

Ognuno stava spoglio

nella propria indifferenza

sulle alte finestre della metropoli.

Sì….. c’erano i ritrovi degli ultimi

ma al contrario di me

s’ erano rassegnati senza più

un briciolo d’astro  nei vestiti.

Casa mia era lontana

ero lontano anch’io da me stesso.

I miei cari li lasciai  aspettare

per donar loro il senso

di un amore infinito che sfiora la follia

e quel che fu strano e terribile

non mi capirono

e non mi capì nemmeno

chi diceva ch’ero l’unico senso

della sua vita

e… voleva difendermi dal male.

…Non mi difese nemmeno da se stessa.

Carmelo Caldone

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Informazioni su carmelocaldone

Scrivimi: caldonegs@virgilio.it

»

  1. Buonasera Carmelo, versi che toccano corde di intima amarezza, ma lasciano al lettore ammirare
    l’ Anima del Poeta
    Con stima
    Buona domenica
    Gina

    Rispondi

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